In alcuni momenti le condizioni provano a metterti alle corde, picchiare dove possono fare più male, sorprenderti e colpire ancora, nel tentativo ultimo di annichilire. È in momenti del genere che si pesano i valori reali che abbiamo, la capacità di resistere all’urto, al non mollare e lasciarsi andare al tappeto. Non e un post dei lamenti, ci mancherebbe, ma è il focalizzare l’incredibile susseguirsi di eventi che inficiano nel mio quotidiano attuale.
Il lavoro, la casa, il romanzo e, ovviamente, l’amore.
Sperare che Mubarak lasci, è il pensiero più intenso del momento, d’altronde – oltre che per la mia condizione professionale – ci sono tantissime cose in ballo e vedere qualche collega in particolare con certe espressioni, bene non può farmi. In questo caso, posso soltanto attendere l’evolversi delle cose.
Mai, invece, mi sarei aspettato che ci fossero tante varie ed eventuali in una compravendita per un appartamento: quanto più sembra che si sia trovato l’accordo, quanto più escono cavilli e condizioni che dilatano i tempi o che domandano di guardare altrove.
Il fatto è che ormai non posso fare a meno di volere un mio rifugio e in un modo o in un altro, nei prossimi giorni, concluderò la cosa.
Di un amore, invece, si trova alla stretta finale, accompagnato dalla riedizione di Tutto quello che resta, non rimane che decidere tempo e luogo per la presentazione, sicuro che, l’immediatezza dello stile usato e trame che lo compongono, possano appassionarvi e toccarvi come credo possano fare.
E Follia, croce e delizia, confetti e lacrime, veleno e zucchero, è il punto fermo di questo presente, l’unica cosa che nell’andare dei giorni è rimasto inviolabile. Non ho mai avuto tanta fermezza in ambito sentimentale, segno innegabile che io faccia sul serio.
D’altronde le cose che ho capito, i cambiamenti e le evoluzioni che sono arrivate, le devo soprattutto a lei.
Ad ogni modo scherzavo quando dicevo che compiendo trentatre anni, ero pronto alla mia Via Crucis personale! Qualcuno lassù deve avermi preso sul serio.
A presto, vi abbraccio.

E ho ancora la forza di chiedere anche scusa
o di fare la partita giocando fuori casa
e dirvi che comunque la mia parte
ve la voglio garantire.
(Ligabue – Ho ancora la forza)

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2 thoughts on “Sotto pressione.

  1. In riferimento all’ultimo capoverso, con questo “segreto” non ci si può neanche scherzare…… un po più elastico no????

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