Si snodano i titoli di coda

anche per il 2012 e – come ogni anno – pare sia sempre questo il momento giusto per stilare bilanci e proporre buoni propositi. Non che ne avverta particolarmente il bisogno o lo stacco: domani, per quanto mi riguarda, sarà soltanto il proseguimento di giorni che si inseguono. Eppure, da quel capodanno passato a casa…

Qualche volta ci salutiamo senza scambiarci una parola,

tutto è affidato al pensiero e alle naturali emozioni, nessun gesto, nessun tiro di fiato, sguardo. Si va perché si deve andare. Noi eravamo già andati incontro a chi insegnare quello che noi due imparammo insieme (cit.), ma oggi è un andare diverso e per questo diverso ecco queste poche righe. Spero ogni sogno tuo…

È un inizio settimana come tanti ce ne sono stati

e tanti ce ne saranno, con l’idea d’infinito che ci portiamo dietro per credere che sia tutto possibile, dimenticando il momento e affabulandoci nel pensiero del poi, tuttavia i momenti andrebbero vissuti con enfasi, assaporarli fino al nocciolo, spolparli, rompergli il culo. Alcuni pensieri devono essere trattenuti, non esposti, glissati, perché viceversa potrebbero ferire, distruggere,…

A volte vorrei dormire

per un paio di cento anni, senza interruzioni, sogni, distrazioni. Così per ricaricare le batterie più velocemente, lasciare che la vita fuori accada e vedere cos’è successo soltanto al risveglio. Non si può fare, ci sarà tempo per un’eternità di riposo, pure se sono nella fase del ripristino, quello che va tra un periodo impegnativo…

La nostra giocosa diatriba,

la sveglia, la pioggia, gli occhi abbottonati, la corsa alla stazione, l’incontro inaspettato e non cercato, il treno, l’ufficio, la scrivania piena: è già che è lunedì. Programmi, pensi, desideri, speri. Sei carne, sangue e ossa, sei un essere umano come tutti gli altri, mi dico. Ti penso, perché è inevitabile, perché mi fai sorridere,…

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