Quindicimila giorni di me e di me

​Quindicimila volte di me con me sono tanta roba: quindicimila giorni, quindicimila notti, quindicimila volte svegliarsi e dirsi: “vediamo cosa succede o che possiamo costruire oggi.” E di cose ne sono successe sempre, tante, troppe. Cercate, volute, capitate. Alcune belle, altre meno, qualche volta noiose, spesso normali, altre entusiasmanti e pure quelle dolorose. Dieci anni…

..e sarà cifra tonda,

di media ce ne capiteranno tra le sette e le nove volte nella vita (con un po’ di fortuna), ma queste son quelle più belle, quelle del dove tutto è ancora possibile e niente è determinato. Non scrivo dal giorno di “Con voi” e quella sera eravamo noi, così, col sospetto di quel che sarebbe…

Si snodano i titoli di coda

anche per il 2012 e – come ogni anno – pare sia sempre questo il momento giusto per stilare bilanci e proporre buoni propositi. Non che ne avverta particolarmente il bisogno o lo stacco: domani, per quanto mi riguarda, sarà soltanto il proseguimento di giorni che si inseguono. Eppure, da quel capodanno passato a casa…

Ogni tanto i confronti con il passato sono necessari,

qualche altra inaspettati, in un’osmosi lenta eppure inesorabile. Una mattina come tante ti connetti a Facebook e trovi un messaggio che ti sbatte in faccia un passato che non ricordavi, non nella sua completezza almeno, in cui credevi che gli errori commessi fossero genuini e che le azioni intraprese – a loro volta – fossero…

Le domande più intense e le risposte più vere,

fanno capolino sempre di notte, quasi che di notte vi sia una maggiore possibilità di sincerità verso se stessi e la vita. Non ho idea di quanto abbiamo impiegato ad addormentarci venerdì, ma sorridevo del fatto che sarebbe stato estremamente poco, tra incroci e braccia private della circolazione, i rumori di fuori e il ronzio…

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