questa sera io e Luca abbiamo cenato al One for all e ci siamo gustati (è il caso di dirlo) insieme all’ottima carne irlandese, la partita della Roma sul plasma (o forse lcd?) del locale. Dolcissima, la giovane cameriera che ci ha servito, Luca avrebbe voluto sposarla, ho dovuto contenere il suo impeto.
Non sono uno malato di calcio, ma la mia passione per questo sport è presente e se non vi è un buon motivo per evitare di seguirlo, mi lascio serenamente coinvolgere dalle acrobazie di Totti e compagni.
Potremmo discorrere su quali siano i buoni motivi. Ultimamente, ad esempio, ho bisogno di ascoltare. Vado pazzo per Ilaria perché racconta di sé in una maniera quasi tangibile, da permettermi di immaginare ogni sfumatura di quello che vive. Questo suo modo di esprimersi, fa parte di quelle individualità che appunto rende ognuno di noi unico. E’ un romanzo continuo, da sorseggiare, da gustare a piccole dosi e la ringrazio per rendermi indirettamente partecipe di questa sua avventura, di questo suo personalissimo viaggio. Grazie molte Ila.
Credo che quello che manchi maggiormente nella vita, sia proprio la comunicazione. Ci rinchiudiamo in stupide scatole di silenzi atti solo ad isolarci e no, questo non va bene, bisogna tendere l’orecchio, allungare una mano e dare una possibilità, almeno una, alle persone che abbiamo intorno, perché tutti dovrebbero avere le stesse opportunità e questo invece non avviene.
Quando osservo la gente, vedo occhi di persone che sperano, che tacciono, che invecchiano, che chiedono, ma non dicono, per la paura di essere emarginati maggiormente. Ma non è già emarginazione?
Io non voglio creare barriere, più di quante già non ce ne siano e chiunque tu sia, amico o amica mia, io sono qui, e ho una mano tesa per te e sono pronto ad ascoltarti qualunque cosa vorrai dirmi. Non per un eccesso di perbenismo, ma perché so che solo ascoltandoci davvero, ci sentiremo compresi da chi abbiamo intorno.
E allora amico, amica, resta qui, sintonizzata o sintonizzato sulle stesse onde mie, che abbiamo tutti una bella storia da raccontare.
Ti ascolto.

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