tasselli di un puzzle che prende forma avvicinandoli e componendoli e incastrandoli. Lo fai tutti i giorni, in tutte le ore, in tutti gli istanti. È così che concepisci la tua vita, è così che si snoda il tuo percorso. Sei fatto degli ieri, delle esperienze, degli sguardi, delle emozioni, dei dolori, delle paure, delle allegrie e delle ansie che hai vissuto. Niente di più e niente di meno. A volte però a vedere quel quadro uscito fuori, hai un problema, quello di accettarti, quello di approvare la tua persona. Perché credevi di valere di più, perché speravi di essere di più, perche sentivi di meritare di più, tuttavia il confine tra il più ed il meno è labile, è una linea sfocata tra la tua percezione e quella degli altri e se l’intento, in fine, è quello di migliorarti, è quello di essere felice, sarà il caso che lo guardi quel casellario che hai composto, che ti rendi conto che ci vuole impegno, tanto, olio di gomito, fiato nei polmoni, che i tenaci arrivano e quelli che si piangono addosso, piangono e basta. Che c’è merda intorno, che la devi respirare pure quando supponi finalmente “sei arrivato”. Stronzate, c’è sempre una sorpresa dietro l’angolo e che ti piaccia o meno, va così per tutti, allora forse è il caso che li guardi i tuoi tasselli, che gli dai il giusto valore e peso e che ti metti in testa che il domani come lo vuoi, te lo fai solo se ti impegni davvero e sai chi sei. Vado a mettere in ordine i miei tasselli.

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