qualche volta di buono, qualche volta di cattivo. È stato un periodo strano – tutto sommato credo stia volgendo al termine – vissuto costantemente con l’aria di chi non ha nulla di definito tra le mani, con la vaghezza di condizioni sempre in bilico e la volontà di non fermarmi: nessuna certezza. Anzi no, mentivo involontariamente, una l’ho avuta, ero sicuro che con te si fosse chiusa definitivamente la mia ricerca emotiva, che saresti stata l’ultima, ma gli esiti sono stati altri: non sarò l’uomo gestibile e controllabile per eccellenza, ma ci avevo messo il cuore a garanzia della mia onestà. Magari un giorno riuscirò a vivere una vita più stantia, più da Playstation e sogni ridimensionati, visto che le persone di carattere intimoriscono.
E a volte un passo in più può fare la differenza, un passo in meno la stessa identica cosa, anche se di mio, tra il fare e il non fare – sarà l’irrequietezza del mio essere come sono – preferisco il fare.
Non ho la capacità di aspettare che le cose accadono, non sono mai stato in grado di vivere passivamente gli eventi, né di puntare il dito e accusare questo o quello per qualcosa andato storto: ciò che va o non va è merito o colpa mia.
Faccio ancora rumore, nonostante tutto, vero? E chiaramente ne fai tu.
Brutte storia le facciate razionali.
E’ una vita particolare, ogni tanto mi trovo ad offrire attenzioni alle attese degli altri, molto più spesso devo combattere con le mie, ma se accontentare gli altri è quasi un automatismo caratteriale della mia persona, accontentare me è un autentico conflitto tra logiche e sentimento, anche se sfiancante e intrigante allo stesso tempo.
E poi ci sei tu impiegata nella demolizione del mio ego, che da settimane distruggi con naturalezza ogni mia presunta o reale qualità: ieri sera ero piegato dalle risate, non me ne hai fatta passare una. Tornerei dall’analista se dovessi vederti tutti i giorni, in preda a chissà quali complessi riusciresti a mettere in discussione ogni punto fermo di questi miei trentatré. Se fossi stato meno sicuro di me, sarei rimasto chiuso in casa in atteggiamenti autistici: te lo dicevo che avevi la capacità di farmi staccare (mi prenderai per il culo anche per questo post, sicuro). Sei parte integrante della mia allegria attuale.
E si riparte, acqua fredda per anestetizzare i rimasugli della notte, tra il lavoro ingestibile, con il secondo romanzo da presentare – a breve vi darò luogo e data di pubblicazione – con il terzo che già ha raggiunto le 15 pagine – commovente – e con tutte le varie ed eventuali che caratterizzano questo presente.
E l’amore si sa, ha una strada tutta sua.
Ringrazio Silvia, Fausta e Nicoletta per le ulteriori dritte dell’ultimo editing dopo le nuove modifiche apportate.
Bob… ehm il Deca, Luchino e Valerio per altre ovvie ragioni.

P.S. Deca, ci vediamo davanti ai distinti sud! XD

…si vede sempre dove strappi via una pagina,
come ti fissa una fotografia di ieri…
(Claudio Baglioni – Mai più come te)

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6 thoughts on “E il cielo lascia intravedere un po’ di tutto,

  1. buongiorno gianni!:)
    adoro i post in cui entri tra le tue sensazioni.. perchè è come se raccontassi le mie..:):)
    sono contenta che hai trovato una persona che ti faccia ridere.. perchè si sentetutta la delusione che hai provato con follia..:( un vero peccato che non siete riusciti a darvi una possibilità.. non hai mai spiegato i motivi.. ma spero che prima o poi riuscirete a stare insieme..:) eravate così belli tra i tuoi racconti!
    oggi ti scriverei tantissime cose.. è strano come si possa sentire vicino una persona che non ho mai conosciuto.. ti auguro una buona serata!:)
    p.s. se la presentazione la fai di sabato posso provare a venire!

  2. Ciao Ale,
    non sempre è semplice esternare quello che si ha dentro, al di là di come lo si scrive, di certo alcune sensazioni ci accomunano tutti. Ridere fa bene, fa benissimo, per questo cerco di circondarmi di persone che siano positive e stimolanti 🙂
    Le delusioni in amore fanno parte del pacchetto: se ti lanci nel vuoto puoi anche cadere.
    Non ho idea – al momento – di quello che succederà in futuro con Follia, ma pur non condividendo – chiaramente – le motivazioni che ci separano, rispetto- altrettanto chiaramente – la scelta che ha fatto.
    Tra esasperazioni, rabbia e frustrazioni, ci siamo fatti pure troppo male.
    Scrivi quando vuoi, ci sono già tanti filtri nella vita di tutti i giorni, magari se ne butta giù qualcuno 🙂
    Per la presentazione, credo proprio di farla di sabato, ti abbraccio 🙂

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