Passa da lì il bisogno di ieri, passa da lì ogni insicurezza sul domani. Un odore, un suono, una parola, una canzone, un nome, una lettera, uno sguardo, un posto e con la mente siamo catapultati ad un momento ormai trascorso, momento che sembra incredibilmente migliore di quelli attuali o comunque con un sapore più intenso, forte. Come se nulla ad oggi potrebbe esserne all’altezza. Il ricordo mente però, è il nostro peggior nemico se non vissuto nella maniera corretta. Diventa un punto debole, poi un altro e poi un altro ancora. Svilisce il presente, sembra sussurrarti: “tu non sarai più così felice, non come prima”. Le incertezze prendono piede e prendono in contropiede e si trasformano in perché. Perché quella cosa è andata? Perché quell’amore è finito? Perché quegli anni sono trascorsi? E un’ansia strana di insensatezza pervade i pensieri, per divenire poi un ‘urgenza inattuabile: non c’è modo di rivivere il passato. È uno stile di vita, infine. Si può decidere di trascorrere la vita sul filo dei ricordi oppure far tesoro di quello che è stato per impreziosire il futuro.  Tutto qui, è tutto qui e queste pagine sono piene di ricordi. Quando scelsi di aprire appuntidivita, ormai un lustro fa, è stato per il semplice bisogno di avere un piccolo spazio di sfogo non convenzionale: al tempo lo leggevano pochissime persone, per lo più cybernauti e soltanto gli amici più intimi ne erano a conoscenza: forse è stato davvero quello il periodo in cui questo blog ha vissuto della massima sincerità che vi ho potuto imprimere. Poi le cose sono cambiate, ineluttabilmente. Le vicende che ho attraversato mi hanno “chiesto” di essere più guardingo (a parte alcune occasioni) e non lo so che cosa sono diventate queste pagine, forse spunti veloci, intuizioni, propaganda per il romanzo, punto di ritrovo, celebrazione ed autocelebrazione della mia persona, tuttavia sempre qualcosa di mio. Il post di oggi non è soltanto un sottolineare il concetto che è per me il ricordo, anzi, è soprattutto il tentativo di imprimere alle parole la stessa consistenza autentica e ingenua delle prime che vi scrissi, è la voglia mai sopita di ritrovarmi in quello che ero. E se è vero che il passato muore nel presente, è altrettanto vero che il passato è lo specchio per non commettere gli stessi errori nel futuro. Ora, vorrei ringraziarvi per il calore che mi avete riservato costantemente, non ripagherò mai abbastanza per l’emozione che si prova nel leggere una vostra mail dove vi confrontate con quanto leggete qui, un vostro commento virtuale o personale quando ci ritroviamo di persona, i complimenti, le lodi per il romanzo e tutto il resto, però vorrei anche sottolineare che seppure il profumo degli elogi inebria, è altrettanto vero che sono una persona, che il mio ego – a causa della troppa sicurezza nei miei mezzi – qualche volta è stata causa di problemi, per tanto quale che sia lo spunto che possiate avere da quel che vi lascio, ricordatelo, non sono infallibile. Qualcuno, leggendo, dirà: “bella scoperta!” Per quel qualcuno e per molti di voi, forse, ma non per tutti e per questo, ribadisco, pensate sempre con la vostra di testa senza nessuna chiusura però, in modo tale da poter soppesare, confrontare un’idea. Il giusto e lo sbagliato sono concetti soggettivi, quindi se per me vivere è lasciarsi il passato alle spalle e vivendolo soltanto come leva sul futuro, non vuol dire che vorrei che fosse la strada che ognuno di voi dovrebbe adottare. Io non pretendo di poter insegnare nulla, io ho la mia verità, la mia visione delle cose, costruita in 32 anni e che va bene per le mie attitudini e per il mio modo di essere e pur apprezzando chi accetta un vivere simile al mio, apprezzo anche chi ha una propria idea, un’opinione plausibile. E allora, davvero e ancora grazie, sono giorni in cui mi sto mettendo parecchio in discussione, che migliorarsi è un dovere e non c’è limite in questo. Passate un buon fine settimana, vi abbraccio.

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7 thoughts on “È il ricordo la vera fregatura.

  1. Purtroppo lo scrivere -come anche il concedere agli altri di viverti veramente- è un’arma a doppio taglio. Ti dà la possibilità di farti avvicinare molte persone , alcuni importanti e perenni, ma apre anche la tua anima a quelle che prima la prendono, la usano, ci giocano e poi te la ridanno una volta che hanno visto che il suo utilizzo è limitato.
    Vero o non vero che sia, giusto o sbagliato, credo che comunque sia le scelte su se stessi non siano opinabili o almeno quelle che riguardano la crescita e la messa in discussione personale.
    Dal lustro che fu, non credo che sia mancata la sincerità e genuinità dei tuoi pensieri. Semplicemente è andato a cambiare il modo di esprimerli: meno diretti, più criptici ma pur sempre in chiaro a chi legge. Certo, chi non ti conosce non può afferrare il vero senso di quello che potresti scrivere ora, rispetto ad un remoto ieri, ma è altrettanto vero che chi ti segue da sempre, con dedizione e chi ti conosce sul serio, riuscirà sempre a leggere il significato tra le righe dei tuoi post.

    Si può cambiare, crescere, migliorare, ma si rimane sempre noi. Quell’impronta che come il DNA, ci diversifica e non ci fa essere uguali agli altri, una copia o che sia. Non serve una pacca sulla spalla, non c’è bisogno e può avvilire. Quindi, pollice in sù e non stancarti mai, in tutto e per tutto…il bello sta proprio li 😉

  2. ..e qualche volta Vale veniamo restituiti indietro come vuoti di vetro, per poi in fondo ricavarne niente, la sincerità, la voglia di raccontarmi c’è sempre stata e sempre ci sarà, sono attitudini imprescindibili di ognuno di noi, quello che siamo non cambierà mai, ma perseverare nel migliorarsi prendendo consapevolezza dei propri limiti, sì, questo sì.

  3. I ricordi fanno parte del nostro passato..non li possiamo cancellare nemmeno se lo volessimo…
    Vero è che i ricordi ti possono inchiodare li a quel passato..e sono un’arma a doppio taglio se non si è in grado di gestirli..
    Sbagliato è vivere solo ed esclusivamente di ricordi..non ha senso alcuno però spesso si corre un pò questo rischio soprattutto se i ricordi passati sono migliori del presente che si vive…e allora la mente va a rifugiarsi là…
    Vento di Ricordi…vi consiglio l’ascolto.
    Leggo questo Blog da poco tempo ma quanto basta per capire che c’è molta vita qua…
    Buona serata…

  4. Buongiorno Martina,
    proprio come dici il ricordo non può essere messo via, quello che abbiamo vissuto è incontestabile tanto nel bene, quanto nel male. Il discorso passato contro presente è la vera questione. Perché Il presente non sembrerebbe all’altezza? Perché siamo in una fase moscetta del nostro esistere? Da che mondo e mondo si sa che la vita è ciclica, quindi lavorando bene e con un minimo di pazienza, il presente può essere all’altezza del passato.
    Ora provo ad ascoltare quanto hai suggerito e sì, di vita ce n’è molta.. Buona Domenica!

  5. I ricordi sono lo specchio dei nostri pensieri….
    Basta un profumo, una sensazione….basta davvero poco per far fare alla nostra mente un viaggio nel passato….e questi ricordi piacevoli o no fanno parte di noi e li conserviamo dentro di noi come in uno scrigno….
    Presente o passato….chissà perchè il presente non sembra mai all’altezza del passato.
    Personalmente ho un rapporto abbastanza conflittuale con i ricordi..
    Buona domenia…..

  6. Anche io li amo e li odio, finché poi non arriva quel qualcosa che li pone in secondo piano, poi sembra qui ci stiamo soffermando soprattutto su quelli di carattere sentimentale, da storia, ma ci sono tantissime altre tipologie di ricordo che andrebbero considerati..
    Buona Domenica a te Martina!

  7. Buonasera, ieri è già un ricordo se ci pensate bene…
    Si vive di ricordi anche senza volerlo…e quelli sentimentali sono i più dolci e i più difficili da gestire almeno per me è così perchè penso che finchè esiste il ricordo non c’è separazione definitiva!
    Per mezzo dei ricordi e grazie ai ricordi si può anche rinascere, ritrovando quell’ energia, quella spinta necessaria per tornare su, ancora su..ecco che in questo caso il ricordo può aver un effetto benefico.
    Saluti

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