Vincere o perdere non è una questione di prospettive.
C’è il banco della vita, ci siamo noi intorno al tavolo e ci sono gli spettatori che rimangono lì alle […]
C’è il banco della vita, ci siamo noi intorno al tavolo e ci sono gli spettatori che rimangono lì alle […]
e quelle che in cui in una sigaretta hai riversato le isterie del momento; le volte che hai cantato in
paura di aver paura, di non essere all’altezza delle condizioni che un gesto, una parola, potrebbero scaturire. Allora si preferisce
arriva che non te l’aspetti, offre mostrandoti il meglio di sé, prende il meglio di te, e, spesso, se ne
comincia quando un pensiero diventa esigenza, quando un desiderio disturba e decontestualizza, decentra. E allora diventano soste e silenzi, tramonti