del tempo le ho avute notando quei 3 o 4 capelli bianchi sparsi sulla testa. “Succede” ti dici, tuttavia ti prende sempre un po’ male: quella sensazione di eternità che ci portiamo addosso si scansa e constati che non stai crescendo, ma invecchiando. Invecchiare. Poi ti fai la barba e mentre stai attento a non tagliarti, seppur velatamente, noti che intorno agli occhi le rughe d’espressione hanno i contorni meno incerti, si fanno notare. Che ci piaccia o meno, il tempo, nella sua (in)consistenza, passa e lascia dei segni. Segni che non sono solamente nelle pieghe della pelle, ma che soprattutto incidono nei cuori, nelle emozioni di tutto ciò che abbiamo vissuto finora. Mi pesa che non si possa tornare indietro e non per modificare qualcosa – credo che se le cose vadano in una certa maniera è perché è così che devono andare – ma perché vorrei rivivere, con l’attenzione e la capacità riflessiva che ho oggi, le sensazioni di quel passato che è sempre più spesso e meno nitido. L’attitudine di andare oltre e comprendere a pieno. Quante stronzate ascoltate nella vita, quanti consigli inutili, quante opposizioni vane, quanto egoismo mascherato d’ascolto. Quante persone con quel sorriso volevano solo fregarti e tu non lo sapevi. Non rimpiango nulla di quello che è stato, né le malinconie né le felicità temporanee. Quegli sbalzi di risate e allegria d’esistere che durano tanto quanto serve ad accorgersi che è solo a scadenza. So che leggendomi traspare sempre la nostalgia che mi è propria, ma in questo luogo non luogo mi piace esternare questo lato di me che rimane nascosto da sorrisi larghi e battute e ironia a raffica. Forse veramente scrivere è e resterà la  mia cura. Vi auguro il weekend lungo che desiderate. A presto.

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2 thoughts on “Le prime avvisaglie del passaggio

  1. Ciaoooooooooooooooo……..come va???Non ci siamo più letti….spero tutto bene.

    🙂

    Buon pomeriggo e buon inizio settimana.

    cri.

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