quelli che mi strappo da dentro scavando nel cuore e che tramuto in parole, come quando nell’arco di una giornata felice vi attraversa un’emozione malinconica, ecco, io non faccio altro che focalizzarla, capirla e descriverla.
Il narratore di emozioni.
Sono state settimane intense, le ultime trascorse, cantava Niccolò Fabi che “la vita può cambiare in un momento”, ma la mia non è soltanto cambiata in questo caso, si è completamente stravolta e i cambiamenti – come già saprete – non sono necessariamente solo sinonimo di male. Improvvisamente, in un giorno che doveva essere del tutto diverso, con aspettative diverse, mi sono ritrovato assolutamente perso e senza uno straccio di binario da seguire.
Avevo smesso di amarmi, di volermi bene e mi facevo del male.
È stata dura, saltare in corsa da un treno che sentivo mio e distaccarmi da moltissime persone alle quali ero legato per i più disparati motivi, rialzarmi escoriato, addolorato. Poi, a poco a poco, grazie alla mia testa dura, agli incontri giusti, all’allenamento intenso (anche il fisico vuole la sua parte) ed al supporto di chi sa, ho trovato la strada da seguire per questo presente.
Il rancore che provavo nei miei confronti è andato scemando ed un passo alla volta ho sentito che stavo andando verso un equilibrio differente da quello che in passato credevo di aver raggiunto.
Ora valorizzo prospettive diverse da quanto ero certo fosse il meglio per me.
Le svolte.
Non per motivazioni personali, ma perché coinvolti altri nomi, dopo quindici giorni di estenuante lavoro (che prosegue anche in questo preciso istante, poveri occhi miopi miei), lunedì sarà on line uno dei progetti più impegnativi al quale abbia mai contribuito e che abbia mai affrontato e questo è per me davvero motivo di orgoglio. Non so se andrà come sperato, ipotizzato, ma ci abbiamo messo dentro tutto quello che avevamo. Vi farò sapere gli esiti. Inoltre, adesso che la stesura di “Siamo proprio io e te” sta giungendo alla terza e conclusiva parte che precede l’epilogo, parallelamente sto portando avanti “Nero”, un altro romanzo dalle tinte più forti (ok, parecchio forti), simili a quelle che hanno fatto un po’ sobbalzare tutti con il post di qualche giorno fa. Pensavo – valuterò la cosa nei prossimi giorni – di pubblicarlo gratuitamente on line, magari proprio qui su Appunti di vita, così che non debba essere legato alle condizioni commerciali delle case editrici.
Carino, no?
Per tornare a monte (e mai a Monti), questo per me è un diario, un diario che raccoglie quelle riflessioni e quei momenti che penso altrove non possano essere espressi e forse compresi. In tutta sincerità, tempo addietro avrei voluto chiuderlo e creare un nuovo dominio dove non si potesse sapere che a scrivere fossi io, ma in fondo, se dosato e usato nella maniera corretta, è giusto che questo spazio raccoglitore continui ad esistere.
Io un applauso, adesso, non voglio farlo o me e alla mia volontà che mi ha spinto a rialzare la testa dal fango, ma a chi non ha mai smesso un attimo di credermi, di darmi fiducia.
Qualche volta stare nella mischia e vedere che cosa succede aiuta a non ascoltarsi veramente, temporeggiare, ma capire quello che si vuole è un’altra cosa.
E io ora lo so.

Parti dalla fiducia e da ogni idea che sembri buona:
il mezzo è importante, ma il fine è la persona.
E conta solo l’amore in quanto tale:
ne custodisci troppo, per questo sei speciale.
Io credo che la fine arrivi una sola volta:
tutto ciò che arriva prima o è regresso o è una svolta.
(Tiziano Ferro – 10.000 scuse)

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3 thoughts on “Sono momenti di momenti,

  1. ciao gianni!:)
    non puoi immaginare quanto sono curiosa delle novità!!:):) non puoi dire proprio niente niente del progetto di domani?!:):) e poi.. sarebbe bello un libro a puntate..!! certo poi diventerebbe un pò un casino coi diritti vero? cmq l’applauso va sempre e solo a te per le cose in cui ti impegni e riesci!:)
    un abbraccio grande grade!

  2. @nonconta
    Sperare che le cose cambino per grazia divina sarebbe un’utopia inutile, no?

    @Ale
    Buongiorno Ale,
    anche io sono contento delle novità, ma purtroppo non posso proprio pronunciarmi, d’altronde non è un progetto soltanto mio, anche se ci collaboro attivamente, mi spiace 🙂
    La cosa del libro a puntate mi è sempre girata in mente, diciamo che “Nero” non sarebbe il più adatto per i temi che affronta e per la terminologia usata, vedremo!
    Mi impegno in molte cose, ma non sempre riesco, magari dopo o domani scrivo due righe al riguardo, un bacio 🙂

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