incidi la carne, attraversa lo sterno e strappa il cuore alle coronarie, stringilo in mano, portalo giù in cantina ed infilalo in uno scrigno.
Merita comunque rispetto.
L’onore all’amore?
Ironico: per quello che l’amore ti ha fatto, ci sarebbe da sputarci sopra.
Ora assicurati che non filtri aria.
Seppelliscilo sotto una coltre di cemento e copri il tutto con strati di terra, fango e rabbia.
Serra la stanza a chiave e dopo buttala via.
Buttala via.
Forse nemmeno questo basterà, ma è un tentativo, l’unico per non sentire tutto il dolore che provi, che pulsa.
Quantomeno servirà ad attutire quel battito che non ti lascia respirare.
Quantomeno servirà ad evitare quelle lacrime che non sai frenare.
Ci fosse almeno un po’ di pioggia a nascondere.

E’ trascorso un anno, un anno che segna.
Il blog non verrà aggiornato se non per irrinunciabili momenti o per particolarità, quali i romanzi o gli eventi inattesi.
No, non vi ho cancellato da Facebook, sono io che ho chiuso l’account, ne ho bisogno almeno per qualche tempo.
Anche MSN lo userò soltanto quando necessario: non mi va di parlarne.

Siate più forti, sempre, di qualunque cosa accade.
Perché soltanto così sarete costantemente vincitori.
Sento ancora il rimbombo della porta che si è chiusa stanotte, che farà da eco alle altre due che si chiuderanno in questi giorni.

Ognuno di noi è padrone di sé, non dimenticatelo.
Io continuerò ad esserlo.
Grazie a tutti, davvero.

Gianni

Viriglio cadde mentre era in volo sopra un prato,
che le sue ali non si aprirono,
guida di quei poeti che un giorno si smarrirono:
lui sì che mi trattò da uomo e adesso è andato.
(Claudio Baglioni – Pace)

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10 thoughts on “Prendi un rasoio,

  1. ciao Gianni, non starò a dirti le solite banalità tanto per tirarti su o per sminuire gli eventi, no, salvo che sono momenti e ci passiamo tutti, guai anzi.
    Non sapevo come dirtelo, e forse ho atteso il momento sbagliato che ti ho linkato sul blog aperto di recente, se non ti fa piacere dimmelo che ti tolgo senza offesa.
    E’ che mi impiccio della tua vita e qualche volta ho anche commentato in vero, e mi avrebbe fatto piacere che avessi la possibilità di fare altrettanto.
    In bocca al lupo.

  2. Ciao Anto,
    sappiamo – chiaramente – che il tempo si ingoia tutto… E questa e’ una consolazione ed una condanna, e’ una vita che mi ci sbatto. Mi fa piacere tu mi abbia linkato, se mi dai agio di sapere quale sia il tuo blog, saro’ ben contento di venirti a trovare e – nel qual caso – commentare i tuoi scritti.
    Quel lupo lo uccido con le mie mani…
    Grazie per la tua sensibilita’..

  3. ciao scusami è che non sono assolutamente pratica
    il sito nasce come “leparolechetiscrivo@splinder.com” , ommioddio mentre ti scrivo mi sono accorta che è diventato www. ok lo trovi.
    Sai non ho mai creduto che il tempo cancellasse le cose, caso mai che le mitigasse, ma certe ferite rimangono, sono come quei tagli in fase di cicatrizzazione, se fai attenzione non si riaprono, ma anche se cicatrizzano rimane la cicatrice, a memoria.
    E’ non credo neppure che lavorando su di noi, certe situazioni non le riproponiamo..

  4. L’ho visitato 🙂
    Lascero’ mie impressioni quanto prima.
    Beh, quello che viviamo, nel bene e nel male, lascia sempre dei segni e ce li portiamo dietro…
    Io, personalmente, certi errori non li commetto piu’, ma ci ho lavorato parecchio sopra, buona giornata Anto 🙂

  5. Ciao Gianni,
    sono tornata dalle vacanze..ho letto un pò i Post non protetti e mi sono fermata su questo perchè mi ha lasciato qualcosa dentro…come dire mi è arrivato tutta la rabbia che c’è dentro di te…quella rabbia che un tempo fu anche la mia e che ancora ogni tanto viene fuori…..perchè come dicemmo qua un giorno certi capitoli non si chiudono mai definitavamente almeno per me è stato così e so che sarà così anche per il futuro…però si va avanti sempre e comunque anche con quella rabbia che spesso mi accompagna…..una cosa non devi mai mancare la passione per tutto quello che facciamo…sono spesso le nostre passioni che ci riportano su!
    Un abbraccio!

  6. Ciao Martina, ben tornata a bordo 🙂
    I post protetti erano necessari per una moltitudine di ragioni che forse in parte comprenderai, ad ogni modo a partire dal prossimo, non ve ne saranno altri. Se ti è arrivata la mia rabbia, allora sì, sono riuscito nel mio intento di trasformarla in parole, perché ne provo tanta, perché sento che stiamo commettendo un errore e c’è un’enorme differenza fra quando una cosa la penso e la sento.
    Va da sé che questa rabbia, giorno per giorno, si trasformerà in ulteriore passione per i miei progetti, per le mie mete.
    Io sarò ancora migliore di quello che sono e lo devo a me stesso e a tutte quelle persone che non hanno mai smesso di darmi fiducia.
    Ti ringrazio per l’abbraccio che ricambio con affetto, ci sentiamo presto 🙂

  7. Uomo, mancate…anche se non vi ho mai incontrato personalmente, manca quella traccia di voi che ogni giorno compariva a raccontare qualcosa…a lasciare qualcosa in chi leggeva.Perdonate ancora per il “voi”e…tornate presto.Laura

  8. Buonasera Gianni,
    certo che comprendo il senso dei protetti…questo spazio benchè sia vivo di passione rimane pure sempre uno spazio pubblico e io come te penso che certe cose devono rimanere private o al massimo condividerle con chi si ha di più caro 😉 ma comunque se non altro potere “scegliere” con chi condividere certi pensieri!
    La rabbia in certi casi è utile anche lei……..
    Buona serata!

  9. Buonasera Laura, è un piacere sentirvi e vi ringrazio per l’affetto, sapete che altrettanto affetto mi lega a voi, giuro che sistemo un po’ di cose e torno 🙂 vi abbraccio!

  10. Eheheh.. Ti giuro Martina che quei post devono per forza rimanere privati.. Non avevo alternative.. ^^ la rabbia c’è, come la voglia di sistemare questa situazione nell’unico modo possibile.. D’altronde sono un equilibrista e credo tu sappia bene il riferimento :-)) ti abbraccio

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