Passo spesso da queste parti… e certe volte passo un pò di tempo a leggere i post che mi perdo via via che li scrivi.
Non so se definirti un bel ricordo, non mi fà sorridere pensare a te e più precisamente non mi fà sorridere pensare a quei momenti, così turbolenti e così diversi da quella che sono oggi. Ma sei cmq parte del mio passato e sicuramente grazie a te ho imparato a vivere e a crescere.
Nonostante tutti i momenti brutti che mi hai fatto passare, il rancore è passato, la rabbia per la perdita di quella persona è passata, anche se ancora oggi penso a lei come a te. Aver perso te non brucia, perchè effettivamente non era l’amore della nostra vita, e i fatti che si sono susseguiti lo hanno dimostrato. Ma era la prima storia, quella che come hai detto tu ti fà sentire grande… ma non era così. Era solo parte del processo.
Pensare a lei… beh… brucia… ma ogni anno che passa sempre meno. E lo sai perchè? Non per lei, ma perchè una come lei non c’è più stata. L’amica del cuore non c’è più stata. L’amore c’è stato, ma l’amicizia incondizionata no. Il capirsi al volo no. Le risate in macchina con un’amica no… non più. Ma è la vita. Ed è passato. Un giorno farò i conti anche con questo.
Con te ci sono riuscita, a metterti in un cassetto, come il tuo libro. L’ho messo nel cassetto dopo averlo letto, perchè è lì il suo posto, e non la prendere come una mancanza di rispetto. Ma è proprio grazie a quello che hai scritto che il capitolo Gianni si è chiuso definitivamente.
Prima di continuare devo chiederti scusa di una cosa. A maggio, quando eri preoccupato per tuo padre, mi mandasti un messaggio, eri in ospedale credo… scusa per non aver risposto… non credere che io lo abbia fatto per un rancore nei tuoi confronti… ma purtroppo il dolore altrui da 3 anni a questa parte mi spaventa a morte… proprio a morte e non riesco ad essere vicina alle persone. Ma è un mio problema, non volevo scanzare te… e l’idea di un’altro padre che lotta tra la vita e la morte… ho tanta strada da fare per elaborare il mio di dolore. Quindi scusa.
Tornando al discorso. Il libro l’ho letto, mi è piaciuto e mi ha aperto gli occhi. Sicuramente i nostri punti di vista sono diversi, le differenze sono abissali, ma è questo il bello. E grazie a questo, alle sicurezze che ad oggi mi sono costruita, mi hanno fatto mettere un punto a tutto.
Non so nemmeno io perchè ho sentito il bisogno di scriverti, bhe, forse per quello che hai scritto nel post precedente. Credo di aver capito di chi parli e mi lascia perplessa la cosa. Possibile che tu, “presuntuoso”, orgoglioso, pronto a tutto per la donna che ritieni fatta per te… te ne stai lì, con il mio pinguino peloso ( ehehehe…) che ti guarda alle spalle (sempre se è lì che lo hai lasciato), a scrivere una lettera che forse verrà letta o forse no?
Forse anche tu sei cambiato come scrivi…
Bah… alla prossima… forse un giorno sentirò il bisogno di scriverti di nuovo e immagino sarai sempre quì con il tuo blog.
Ciao ciao

Francesca

Ciao Fra’,
ti scrivo qui perché i commenti si “perdono” e non voglio che questo accada: non ti ho mai persa nei ricordi della vita di tutti i giorni. Ho provato difficoltà a leggere ciò che mi hai scritto, non per il significato che è proprio di alcuni passaggi, ma semplicemente perché hai riaperto emozioni e sensazioni di un passato che ho amato disperatamente. Sei stata l’unica storia pulita che ho avuto a discapito di tutte quelle che ne sono venute dopo. Pensare a te, mi riporta a situazioni e condizioni che davvero ho vissuto con la spensieratezza, la passione e la sufficienza di un tempo che non avrò indietro. Mi spiace non ti faccia sorridere pensarmi, ma non per quell’ego enorme che mi contraddistingue (so quanto questo mi renda antipatico a molte persone), ma semplicemente perché ci siamo dati davvero tanto, anche se quel finale ha tolto tutta la bellezza ai giorni pieni di  noi che lì ci hanno spinti. Colpa mia per tanti versi, tuttavia non mi sento in colpa, erano passaggi dovuti, ingranaggi di una meccanica che presto o tardi attraversa tutti. Penso poi a quando scrivi di lei e penso di capirti del quando ti capaciti che quella figura è persa. È successo anche a me. Ne ho combattute di stupide “guerre” e quando poi dall’alto ti guardi sotto non sei più così sicuro che ne sia valsa la pena. È per questo che oggi sono molto più ponderato sulle scelte che compio, sulle strade che decido di percorrere. Allora è stato diverso, non è dipeso da te l’allontanamento di quella figura, ma da me e lei. Comunque la giriamo rimarrai sempre sopra strati chilometrici di correttezza e onestà che non potrò mai negarti. Sono cambiato. Sì Fra’, sono cambiato dovutamente a tutti i passi che ho messo uno dietro all’altro per andare a prendermi la vita che mi è capitata. Analizzi, comprendi, prendi colpi, ti rialzi quando cadi, stringi i denti e il cuore e via verso la prossima tappa. Non rimpiango nulla: se oggi mi sento una persona integra sotto qualsivoglia aspetto, è dovuto proprio a tutto quello che ho fatto. In fondo, scopri crescendo, siamo come siamo proprio per via del nostro passato. Quando e dove ho pensato di aver sbagliato in maniera palese, ho teso la mano e ho provato a recuperare. Alle volte è stato possibile, altre no. D’altronde qualunque scelta effettuata oggi la vivrei e affronterei in maniera totalmente diversa. Non tutti lo capiscono ovviamente.
Per quanto riguarda il libro, beh, avrei voluto dartelo io e perché l’incipit dell’avvio è stato realmente vissuto da noi e perché, come detto, anche se ancorata agli ieri, conti. Sicuramente abbiamo punti di vista diversi su molte cose, tieni sempre bene a mente che il libro è un romanzo, non la mia biografia, dove di mio ha solo pochi annessi al di là di quello che potrebbe sembrare. Fine della corsa dunque, tutto in un cassetto, ed è giusto che sia così. Potrei dirti molte e più cose, è andata come è andata, ma non è stato poco. Non lo è stato mai. Non devi giustificarti per il discorso su mio papà né per altro, ognuno ha reagito un po’ come ha voluto, ho valutato gli atteggiamenti, so che peso dare adesso a molte persone. A questo punto è chiaro che sappiamo tutti e due di chi parlavo nel post al quale ti riferisci. Le cose non vissute e con potenziale sono quelle che non riusciamo a superare e questo, per quanto ne so, è bilaterale. Ci sto lavorando su. Dovresti ricordarmi come sono quando mi metto in testa di voler raggiungere qualcosa.
Ti saluta il pinguinetto peloso, che chiaramente è al suo solito posto, grazie per aver scritto, è stato  bello leggerti. Ti voglio bene davvero. Buon proseguimento di viaggio.

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6 thoughts on “Hai scritto:

  1. “Ma Sally Spectra era al corrente di tutto ciò o come al solito Stephanie è intervenuta per boicottare Erik e Brooke, lasciando Ridge nel dubbio se Thorne sia suo fratello o suo figlio??”

    emanuele

  2. @utenteanonimo/Emanuele

    La verita` che Brandon alla fine si innamora di Brenda, e` incestuoso, ma Dylan si riscopre omosessuale e Kelly per disperazione va a farsi suora 😛

    Buongiorno caro!

    @thesweetair

    Me ne rendo conto, ti bacio, buon inizio di giornata 🙂

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