..i vestiti ammucchiati sulla sedia,

i bicchieri sporchi nel lavandino, il letto sfatto, le bottigliette degli sciroppi a ricordare l’influenza passata, la valigia ancora da disfare.. Nel mondo dei sogni in sottofondo..

..dammi un cielo più blu per non credere mai che il respiro del vento si fermi..

Sarà così. Mi guardo intorno con un’ansia ironica chiedendomi se sono stato davvero io a combinare questo disastro o se, quando sono a lavoro, escono gnometti folli dal battiscopa a mettere tutto in disordine. Propendo per la prima ipotesi e accendendo l’ennesima sigaretta della giornata mi chiedo sorridendo da dove comincerò a sistemare. La finestra aperta, grazie alle giornate che si sono allungate, lascia entrare la luce che sembra tinteggiare in toni meno pesanti il disastro nucleare sul quale cammino. Mi affaccio sul balcone, forse l’aspetto migliore di questa piccola casa e respiro a pieni polmoni un pò di vita, per poi lanciare via la cicca con una schicchera dopo l’ultima tirata. Appoggio la giacca sulla stampella e la infilo nell’armadio è già un buon inizio. Sfilo via la cravatta, sbottono la camicia e mi armo di Sweefer. La prima passata si porta via la cenere che svolazza sempre un pò dove vuole quando fumo e un pò di polvere che si è ammucchiata nei miei 10 giorni di assenza. Al bagno la situazione non è drastica ma anzi, a parte qualche capello che ha deciso di non fare più la solita vita, potrei specchiarmi nelle mattonelle. Abbacciami in sottofondo..

..perfetti sconosciuti in sintonia, due linee parallele che si incontrano..

Sorrido. Do un’occhiata a pantaloni e camicie sulla sedia e li divido e infilo nelle buste di panni sporchi. Poi guardo il letto disfatto, sfranto, un pò avvilito per la mia notte agitata, di chiacchiere belle e risate al telefono. Lo spoglio delle lenzuola e del piumone per poi riverstirlo con colori più freschi che bene si accostano alla primavera. La valigia è la prossima vittima dei miei deliri domestici, l’apro con la solita difficoltà e capo a capo sistemo tutto nell’armadio e nei ripiani del mobiletto ai piedi del letto. La ripongo per poi ridare un senso con il mio fido Dixan piatti i bicchieri rinsecchiti nel lavandino. scuoto  i tappeti passo infine lo Swiffer wet al bagno e nella stanza per poi aspettare che l’opera d’arte si asciughi. Mi guardo intorno soddisfatto.. Mi accendo un’altra sigaretta, mIRC mi avvisa che Stella è connessa.. Amori in corso in sottofondo..

..Amori.. Che sono vivi in questo stesso istante..

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3 thoughts on “..i vestiti ammucchiati sulla sedia,

  1. era una mattina d’inverno ma piena di sole, avevo spalancato qualsiasi cosa potesse evitare alla luce di inondare la stanza..con uno straccio in mano,per terra,in mezzo a fogli e scartoffie di ogni tipo mi accorsi che non avevo fretta ….che non c’era bisogno mi sbrigassi ad ogni costo….potevo fermarmi in quell’attimo..anche se non particolarmente significativo..ma potevo fermarmi!

  2. Beh alla fine hai messo tutto a posto… sei stato bravo^__^

    mi fa piacere leggerti così…

    L’amore incondizionato… mi chiedi se è possibile…? entro certi limiti credo di sì…

    un abbraccio^__^

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