E così eccoci di ritorno alla Milano del cazzo..

Intollerante allo spasimo viverla mi pesa, ho tutto quello che desidero a 750 km da qui. Sto traumato, praticamente dormo una media di 5 ore a notte, ieri addirittura meno, forse un 4 a malapena. In ufficio ho perso la bussola dopo un paio d’ore cercavo di gestire tutto alla fine ero in paranoia e ho lasciato tutto ad Amr. Della serie “ridatemi casa mia”. Poi il lavoro è volato, due chiacchiere di qua e di là in chat, telefonate, sms, i biglietti per il prossimo weekend (289 euro con Mastercard, tacci vostra) e poi alle sei io e Andrea siamo fuggiti. Ho spedito Luca a raccattare i fogli di Simona per aiutarla con lo schema relativo alla sua maturità. Ah non ne avevo scritto, ma io e Simona ci siamo riappacificati, in fondo e nemmeno tanto in fondo, ci tenevo molto alla sua amicizia, per quanto in certi atteggiamenti siamo dissimili, adoro la sua trasparenza e la sua spontaneità di affetto. Quando due persone si vogliono bene alla fine il buon senso prende il sopravvento anche sulle parole dure, sbagliate, arrabbiate che di tanto in tanto possono uscire. Le auguro di uscire bene da questo quinquennio scolastico, il resto, si vedrà 🙂 E ora boh non lo so, mi metto a correggere il libro, mi metto a pensare a Francesca, dolce sogno di questi giorni e la vita scorre.. A volte mi piace, a volte meno, a volte vedo un futuro da urlo, a volte più grigio ma è la mia vita.. e non la cambierei mai.. Tutto scorre..

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