Mi rendo conto di essere divenuto sempre più latitante, ma da quando sono ritornato a Roma e ho iniziato a vivere questa nuova vita, ritagliare spazi per i miei impegni virtuali  è diventato molto difficile. Vi tranquillizzo sui miei stati d’animo, tutto gira nella maniera migliore e mai come adesso mi sento sereno, credo non accadesse da diverso tempo un periodo così lungo di benessere generale.Lavorativamente parlando ho ingranato la giusta marcia e se la mattina non sembrassi lobotomizzato per via degli orari stralunati delle mie notti, non ci sarebbe proprio nulla da sottolineare. Francesca – tecnicamente Martedì – è partita per Rocca Priora, credevo o supponevo avremmo vissuto un minimo di distacco, ma effettivamente questo non c’ è mai stato. Già il giorno stesso, infatti, sono andato a trovarla per farle una sorpresa e dopo quasi due ore da girovago in paesi più o meno sconosciuti, attraversando un bosco notturno dove non c’era un cane, ho scorto il primo cartello “Rocca Priora”. Un minimo di imbarazzo quando sono entrato in casa e ho salutato la sua famiglia. Insieme, siamo andati a fare una passeggiata per Frascati (davvero bellina) e quando siamo tornati sui nostri passi, ci siamo fermati in macchina nei pressi del cancello di casa. Nel mentre eravamo accoccolati ad ascoltare un paio di canzoni dallo stereo, mi spunta la mamma che bussa al finestrino, praticamente salto: “Oh santo cielo! Signora!” Sorride, chiedendo le chiavi della macchina di Francesca e mi ribattezza “micetto” per l’occasione e chiaramente ho risposto con un: “signora, non  è come sembra, posso spiegarle tutto!” Grasse risate. Siamo rimasti poi ancora così, tra baci, abbracci e la difficoltà oggettiva di salutarci fino ad oltre l’una, per poi riprendere la strada (questa volta quella giusta che richiede meno di un’ora) e ritornare alla base, con la promessa che giovedì sera sarei ritornato. In realtà non sono riuscito a non fare la seconda sorpresa di fila ieri, con la differenza che questa volta mi sono portato Susanna. Praticamente, quando eravamo davanti casa, Susy la chiama dicendole che io e lei siamo andati a farci un giro sul lungomare, ma quando si sono salutate ho mandato un messaggio a Francesca chiedendole di uscire fuori. Non se lo aspettava e non ha prezzo vedere la sua espressione sorpresa, emozionata. lo rifarei cento miliardi di volte se ottenessi sempre risultati del genere. A differenza del giorno prima, siamo entrati a casa tutti quanti e abbiamo fatto gruppo. Poi ci siamo messi fuori sul dondolo, Susanna che cazzeggiava sul mio cellulare, Francesca che leggeva le parti del blog dove ho scritto di lei. Non se lo aspettava che i miei pensieri risalissero ai primi di Giugno. D’altronde i miei modi di fare non lasciavano trapelare assolutamente nulla. Ha riso più volte per i miei modi di scrivere e per cosa scrivevo. Ribadisco: è un piacere vederla serena. Sua mamma ci ha offerto tanto di Viennetta e dopo un paio d’ore di risate, coccole e baci siamo ripartiti. Anche ieri sera ho faticato per andar via, perché era palese che nessuno di noi due voleva separarsi. Il nostro rapporto si affiata, ci concediamo un po’ di fiducia e di affetto in più. Sempre rispettosi, sempre pronti al dialogo, ma soprattutto sempre teneri e giocosi. Abbiamo del potenziale. Il resto effettivamente è poco o nulla, nel senso che si limita a fare da contorno. Sto bene, credo questo conti di più e aspetto le ferie che partiranno tra meno di dieci giorni per distendermi un po’. Ci aggiorniamo nel fine settimana, questa sera, ritorno al paesino, passo..

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