E’ iniziato il martedì da tre minuti circa,

mentre sto iniziando a scrivere. La luce che attraversa la mia camera è giusto quella del display lcd che ho davanti, di fuori nessun rumore, il sottofondo è il ticchettio asincrono sulla tastiera.
Sono sereno che non mi capitava da moltissimo tempo, forse anni. Qualche volta ti affanni a rincorrere la tua tranquillità senza ottenere nulla in cambio. Forse è che bisogna solo aspettare, forse è un disegno programmato, divino, come canta una canzone che ascolto spesso. La giornata era iniziata con il solito calvario del risveglio, la colazione, le due chiacchiere a casa, una doccia veloce e la corsa al treno. Ultimo viaggio con Luca, almeno per un pò di tempo, domani tornerà a scuola e sinceramente mi mancherà. E’ un bravissimo ragazzo. Abbiamo “rischiato” e abbiamo preso la metro, tanto che in 40 minuti ero davanti all’ufficio, a chiacchierare al telefono con Francesca. Il tempo è passato veloce, tra chiamate, lavoro. Curioso, oggi per la prima volta ho chattato con lei attraverso messenger, divertente assolutamente, ad ogni frase c’era da ridere, ma è davvero troppo distante da quanto riusciamo a darci di persona. Se già in questi anni la chat in genere per me era stata solamente un ripiego nelle mie giornate infrasettimanali milanesi, oggi con lei è il palesamento di un’inutilità assoluta, se non quella di ammazzare i tempi morti. Evviva internet, ma certi brividi rimangono solo nella realtà. Amo questo blog però, non per egocentrismo, non per narcisismo, ma perché in una qualche maniera mi fa credere che le persone importanti della mia vita, quelle che contano e che quasi tutte hanno una connessione, ci siano, sempre, anche quando i tempi per vedersi e viversi sono esigui. E’ un post meno festoso del solito è evidente, non perché io sia di cattivo umore, anzi, tutto il contrario, ennesima giornata da incorniciare, ma credo dipenda solo dalla corrente di pensieri che sto seguendo.
Ultimamente la cosa che al di là di Francesca mi fa stare bene è il giudizio delle persone, vecchie e nuove, che sono nella mia vita. Non perché questo giudizio sia fondamentale, bensì perché è veramente incredibile constatare che, senza che io faccia nulla di speciale, le parole su di me siano sempre piene di elogi. Misteri. Questo pomeriggio anche lei ha staccato abbastanza presto e come ieri siamo ritornati assieme. Ogni giorno non è mai uguale a quello prima e ci rinventiamo di volta in volta tra battute, scherzi, giochi. Stasera, quando sono andato da lei per vedere “Alla ricerca di Nemo”, ho detto mentre parlavamo e ridevamo che il “che hai detto Già” è superato. Ora voi non ne capirete il senso chiaramente, è che ci siamo “evoluti” anche noi.
‘notte.

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4 thoughts on “E’ iniziato il martedì da tre minuti circa,

  1. ..ok, le amicizie vecchie nuove e ripiegate ci sono e capiscono, certo ma… scrivere almeno un cazzo di sms per chiedere se uno è vivo, morto o x non ruba al tuo prezioso tempo più di 15 secondi…

    e sì che son stata giovane pur’io… ;p

    Si’

  2. ciao come stai?ti devo dire che stai diventando peggio di marco, per questo ti voglio chiamare sindaco di ostia. ma non ti arrabbiare sono il tuo ormai ex amico gianluca

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