è poi tutto silenzio e rimani solo con te a fare i conti, li senti eccome i battiti del cuore.
Ho una stato d’animo indecifrabile addosso, come un vestito che non posso vedere perché mi trobo al buio e senza specchi.
Annaspo un po’.
E’ che quando sai di avere in mano un’occasione d’oro e non la sfrutti come devi, ti brucia e rimane in bocca il sapore amaro che non riesci a togliere nemmeno lavandola o mangiandoci sopra.
Forse dormi già e se potessi ti sveglierei.
Sono merce rara, simile a te, nel bene e nel male e questo non fa che complicare le cose.
Se tutto fosse pianificabile, sceglierei a priori una vita con te, a scatola chiusa, certo di una noia inesistente, una devozione assoluta da ambo le parti e un dialogo e una passione di livelli epocali. Tuttavia le domande troppo spesso messe da parte tornano a farsi vive, nonostante io non sia certo che siano tutte congrue. Così che le risposte che cerco di dare, sono forse oneste, ma plausibilmente errate.
E’ facile rispondere, quando sei abituato a leggerti dentro, meno facile è capire se vuoi leggere.
E così mi vivo questo momento di agitazione interna, con il mio Google personale che cerca random, perché non sa cosa cercare. E fanno capolino brevi flash di tutto il trascorso insieme, che forse non è abbastanza per creare una quotidianità, ma che per intensità ha fatto più di tante storie tanto osannate. Non riesco mai a razionalizzare i sentimenti, non ci riesco nemmeno ora che vorrei farlo, so che ne provo e so che ho uno spazio che ti appartiene fra gli angoli del cuore, ma non so bene cosa voglio.
Strano.
Di solito ne sono certo e tutto al più cerco di ignorarlo. Ora è diverso. D’altronde l’ho sempre saputo che sei di un altro livello. E ne sono felice, per te, che non ci siano spigoli da colpire, un po’ meno per me, che ne ho sempre smussati. Forse farò lo stesso sogno che ti ho raccontato per via del momento. Almeno tu, meriti i migliori che la notte riserva.
Buonanotte Manu.

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One thought on “Quando intorno

  1. Io sono come tutti gli altri e…avrò in dono i sogni che la notte avrà tirato a dadi per me … Ho addosso una serenità strana, stranissima, mi dovrei chiedere perché, ma me la godo per com’è. Punto. “Qualcuno” mi ha insegnato a non chiedermi il perché di ciò che è positivo, viverlo e basta.

    Mi spiace che quel qualcuno ora galleggi e non nuoti…ne conosco il valore. E magari se la notte si distrae un attimo…trucco i dadi che tirerà per lui, così che il punteggio corrisponda a sogni colorati e soleggiati.

    Buonanotte Gianni

    Manu

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