ammetto che impugnerei un binocolo in mano per dare un’occhiata più avanti per andare a scoprire qualcosa di quello che sarà. Chissà, chissà cosa sarà.
Chissà quali altre felicità, chissà quali altre corse. Chissà quante volte non dormirò per un’urgenza del cuore, per un’ansia trattenuta dentro. Chissà quante volte di nuovo piegato a raccogliere i pezzi. Chissà se saremo un po’ meno soli. Se riusciremo a leggerci un po’ dentro e non avremo  bisogno di queste pagine virtuali per esternare qualcosa. E poi chissà se un Governo riuscirà a farmi credere che la politica non sia tutta da scaricare nel cesso. Chissà se la superficialità che così tanto bene si palesa nelle nostre vite, passerà in secondo piano. Chissà se riuscirò ad incantarmi ancora. Se qualcuno acquisterà il mio libro, se qualche mio singolo passerà per radio.
Chissà se avrò un amore per sempre.
Chissà se avrete ancora voglia di ascoltarmi. Chissà se Manu e Nunzio alla fine riusciranno a sposarsi. Chissà se Fuffo non mi si sposerà con una che gli abita accanto, chissà quando Ema, mi si darà latitante al John Bull perché innamorato cotto di qualcuna. Chissà se Ila riuscirà ad essere un po’ meno disponibile per gli altri, se Silvia riuscirà a perdonarsi davvero. Chissà quale strada troverà Luca e chissà se Luca grande riuscirà a tranquillizzarsi un po’.
Io non lo so, cosa sarà. Non lo so che serenità troveremo e se mai ne troveremo. Però, davvero, non possiamo proprio sapere cosa sarà lì avanti. Quel che e’ stato fatto ormai  non può cambiare e come spesso ho scritto, poteva andare meglio di così, ma anche molto peggio.

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4 thoughts on “E se la vita fosse una strada,

  1. Andiamo avanti con i nostri chissà e forse un giorno rideremo delle nostre paure, dei nostri tanti interrogativi. Lo spero. Intanto vivo il presente appieno, perché ciò che importa è oggi.

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