questa mattina per le vie del centro. Per un attimo ho avuto la stessa sensazione di quando sbucavo dalla metro davanti al Duomo Milanese.
Strani sono anche i giorni che sto vivendo, pieni allo spasimo, ma pieni di tutto, anche di quello che non vorrei. Però vorrei avere la capacità di poter pensare in maniera selettiva escludendo ciò che nel contesto non è determinante. Ma non è fattibile un discorso di questo tipo, ogni cosa avviene in random.
È che siamo fatti così, vorremmo sempre poter catalogare, gestire, condizionare e in realtà quello che possiamo, all’atto pratico, è davvero molto poco. La vita va da sé. Per quanto impegno, volontà, desiderio ci spingiamo dentro, qualche evento, qualche situazione, entra in scena all’improvviso senza che noi possiamo farci nulla e del tutto inaspettatamente.
È un po’ come un serial USA, dove tutto viene stravolto nello snodarsi della trama.
Domani, è ancora tutto da scrivere, tutto al più possiamo apprendere qualcosa dagli ieri andati.
Negli episodi precedenti..

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4 thoughts on “C’era una foschia strana

  1. Da un lato forse non è meglio così? sicuramente nulla portà essere deciso in precedenza ma in questa maniera il più delle volte viviamo spontaneamente…immagina che noia una vita tutta catalogata, sapresti cosa devi fare in ogni minuto, sapresti in precedenza ogni sensazione, emozione… non credi diventerebbe troppo meccanico e senza nessuna attrattiva?? beh, io dico meno male che non abbiamo il rewind!

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