Ho fatto cose di cui non vado fiero,

non posso cambiare il passato e sono costretto a prenderne atto. Prima ancora per l’effetto che queste determinano, soffro nel vedermi come non mi aspetterei mai dalla mia persona. È in questi momenti che comprendo quanto ci sia ancora da fare. Mi è stato detto che potevo scegliere, intraprendere una strada piuttosto che un’altra, tuttavia la ragione mal si sposa col cuore e al tempo il cuore era predominante su tutto. Col senno di poi sarebbe tutt’altra cosa, ma il livello di cecità al quale arriva una persona innamorata non è nemmeno descrivibile e si diventa deboli, insicuri. Avrei voluto cose che non sono successe, molte altre sono accadute, altre ancora nemmeno pensate e comunque realizzate. La vita è un bel gioco in fondo, a poco a poco inizi a capirne i meccanismi, qualche persona ci arriva ad intuito, qualcuno con l’esperienza: una via che è personale e soggettiva al massimo. La cosa assurda, che forse non riesci a concepire, è quando fai qualcosa in buonafede e non arrivi lo stesso, sbagli.
Pesa, pesa davvero tanto.
Oggi è stata una giornata brutta, non c’è che dire, io sono stato brutto, nei gesti, nelle parole e inevitabilmente anche cattivo. Deludere chi ha stima di te ha un valore ben specifico e queste righe non servono per giustificarmi o chissà che, semplicemente voglio ricordarmi di questo giorno per i giorni a venire e rileggerle perché non avvenga ancora di trovarmi in situazioni analoghe.
E nonostante tutto, tra le domande e le risposte di un amico teso ad ascoltare, qualcosa mi ha sorpreso ancora.

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